Questo che è si è appena concluso è stato sicuramente un anno atipico, strano e del tutto inaspettato; è stato un anno di difficoltà, di dolore ma anche di piccole conquiste. Un anno in cui tutti siamo stati messi alla prova e in cui abbiamo dovuto imparare tante cose nuove. Un anno che ci ha privato di molte cose, ma che forse potremmo ricordare anche per ciò che ci ha insegnato. Socializzare da remoto ha consentito di incontrare nuovamente vecchi amici e attivare nuove conoscenze che ci hanno permesso di animare nuove reti utili alla nostra progettazione e alla nostra conoscenza. Abbiamo organizzato un convegno on line sulle esperienze della vela solidale, abbiamo censito e conosciuto le principali realtà nazionali che praticano musica in gruppo come strumento di promozione della salute mentale e di lotta allo stigma, stiamo approfondendo i percorsi di ginnastica adattata e di ginnastica pugilistica dedicati alle persone con disagio psichico. Abbiamo notato che alcuni di noi che già soffrivano di solitudine hanno avuto un certo beneficio partecipando alle attività a distanza (con la piattaforma zoom). Alcuni si sono addirittura entusiasmati per essere riusciti ad utilizzare uno strumento tecnologico e potenzialmente così inclusivo. Abbiamo voglia di continuare a utilizzare questa modalità di comunicazione anche quando l’emergenza Covid-19 sarà finalmente solo un ricordo. E’ un modo per avvicinare al gruppo di socializzazione e poi unire le persone che fanno cose pratiche anche a partire da chi è più a rischio di rimanere chiuso in caso con i suoi pensieri. Continua a leggere su blog Nuovo Abitare ...